Super profumata e fragrante, fatta con farina di farro monococco dell’azienda Prometeo.
Una farina di grande valore, ottima digeribilità e una storia millenaria, prodotta da un’azienda etica che rispetta territorio e biodiversità.⠀
ingredienti
- 300 g di farina di farro bianca monococco
- 250 g farina 1
- 50 g farina integrale
- 450 g acqua
- 2 g di lievito di birra
- 20 ml di olio evo
- 10 g di sale
Per il condimento:
- 50 g di patate
- 100 g di cipollotti di Tropea
- rosmarino q.b.
- timo q.b.
Istruzioni
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Sciogliete nell’acqua tiepida il lievito. Aggiungete l’acqua poco alla volta nelle farine impastando dentro una ciotola o in planetaria con il gancio. Impastare per circa 15-20 minuti.
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Fate risposare un’ora con un telo di cotone sopra e poi aggiungete, impastando con le mani, il sale e l’olio fino a quando le mani non saranno più unte e non si sentiranno più i granelli di sale.
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Lasciate lievitare nel forno con luce accesa fino a quando non raddoppia (5-6 ore) coperto con pellicola in forno con luce accesa.
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Mettete nella teglia unta di olio o con carta forno e fate rilievitare per 1-2 ore.
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Conditela a piacere; io ho usato patate, cipollotti di Tropea ed erbe aromatiche.
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Infornate per 30 minuti a 230°C statico, primi 15 minuti parte bassa, poi parte mediana del forno.
Consigli
Tagliate con una “mandolina” per verdure le patate finemente e lasciate per qualche ora in frigo. Si creeranno delle onde che le faranno cuocere meglio in forno.
Il sale e l’olio, negli impasti con lieviti naturali, è sempre bene aggiungerli dopo aver formato bene l’impasto e averlo lasciato riposare. Sono dei contrastanti della lievitazione.
La farina di farro è una farina debole, quindi non sviluppa molto glutine e non cresce tanto. Per questo è bene accostare una farina di media forza (come la farina 2) per recuperare questa quantità in glutine. Ovviamente se amate il farro e non digerite bene il glutine, potete impastarla al 90% con farina di farro e il 10% con farina manitoba o 2.
Approfondimento
Le proprietà del monococco sono state ampiamente studiate dal C.R.A. (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura), dal quale emerge, a confronto con una varietà di frumento tenero:⠀
- un contenuto proteico superiore;
- un più elevato contenuto di ceneri e microelementi (ferro, zinco, magnesio, fosforo, potassio ecc.);⠀
- una bassa presenza di acidi grassi saturi;⠀
- un minor contenuto in amido e una migliore digeribilità;⠀
- una più elevata presenza di antiossidanti e pigmenti gialli (carotenoidi, tra cui il beta-carotene, precursore della vitamina A);⠀
- un più alto contenuto di tocoli (vitamina E).⠀
- Tali principi hanno un ruolo rilevante nelle attività funzionali della cellula e sono efficienti agenti antiossidanti.⠀