Questo è uno di quei piatti che io definisco di “unione”, fra la mia regione di adozione: le Marche, e una delle mie regioni di origine: la Sardegna.
La pasta di farro dicocco integrale di un’azienda che ama con tutta se stessa la produzione di solo farro e dei suoi derivati e la bottarga dello stagno di Cabras nell’oristanese, mia terra di origine materna.
Viene chiamato l’oro di Cabras e ha il potere di sprigionare tutta la sua potenza del mare in quelle che saranno le vostre preparazioni. Un sogno!
ingredienti
- 350 g di casarecce di farro
- 1 cucchiaio di bottarga di muggine (cefalo) grattata
- 7-8 pomodorini
- mentuccia comune
- olio evo
Istruzioni
- Mentre l’acqua per la pasta è sul fuoco, lavate, tagliate in 4 i pomodorini e adagiateli sul fondo della padella con pochissimo olio, un po’ di sale e un po’ di zucchero. Fateli bruciacchiare da ambi i lati.
- Salate l’acqua quando inizia a bollire e dopo poco tuffateci la pasta.
- In una padella ampia scolate la pasta lasciando un po’ della sua acqua di cottura, aggiungete i pomodorini e spargetela di bottarga.
- Decorate con qualche fogliolina di mentuccia comune.
Consigli e Curiosità
Mantenete la pasta leggermente al dente, finirà la cottura mentre la condite in padella.
Se vi piace potreste aggiungere un po’ di scorza di limone bio grattata e qualche oliva taggiasca.
La nepitella è un’ erba aromatica (mentuccia comune) molto cara ai sardi perché in diverse zone della Sardegna, come il Barigadu, viene utilizzata nei famosi “Culurgiones”, ravioli di patata insaporiti con la mentuccia. In queste zone non vengono chiusi a spiga di grano, ma come semplici ravioli. In altre zone della Sardegna si usa la menta.