vi racconto come in un’ampia zona dell’Adriatico fra Marche e Romagna il pesce viene impanato con pangrattato, erbe aromatiche, sale, pepe e olio. Poi viene grigliato o cotto al forno.
Qui l’accompagno con una salsina da urlo!
Pulite i cipollotti lasciando la parte interna più tenera e tagliandoli per metà dal verso lungo.
Mettete in padella con un filo d’olio e lo zucchero di canna.
Fate cuocere a fuoco lento per 20-30 min, fino a quando si saranno appassiti. Girateli per lato solo una volta a metà del tempo di cottura. Salate e pepate.
Sfilettate le triglie e impanatele in un composto formato da pangrattato, sale, pepe, timo e maggiorana tritate e olio evo.
Fate scaldare molto bene la padella, aggiungete un filo d’olio e piastrate i filetti
Completate con salsa di topinambur, la bisque di crostacei e il peperone Cruso.
Questo piatto è squisito anche senza bisque di crostacei che gli da quel quid in più. In alternativa fate un brodo ristretto con gli scarti delle triglie sempre amalgamandolo con burro e farina come per la bisque.
La panatura classica romagnola e marchigiana nasce con il prezzemolo nel pane e l’aglio. Io sostituisco il prezzemolo, di cui non sono grande estimatore, con timo e maggiorana e l’aglio con dell’olio all’aglio che dona il profumo e non da fastidio fra i denti.
Un risotto originale, perfetto per l'estate e per tutti